Della terza parte del libro Architettura e modernità (A. Saggio) :
La ricostruzione del significato. 1945-1956. Dall' unité d'habitation alla Sidney Opera House.
Riassunto brevo : Doppo il disastro della 2nda guerra mondiale, il significcato è messo in crisi, l'architettura non puo più essere basato sul industria el il funzionalismo della machina, le stesse cose che sono state applicato per l'enorma distruzione che ripresenta la guerra. Con Il mausoleo delle fosse ardeatine (
cf post) giovani italiani aprono la strada del brutalismo, è un opera forte che che inizia la ricostruzione facendo pesare la memoria, il ricordo. Le ricostruzione in europa prosseguono con l'unité d'habitation ladove il Corbusier aggiunge una certesa plasticità al suo sistemo funzionale. Con Wright e Aalto inizia un ripensare della forma, che trova soluzione nuove nel guggenheim, e nei dormitori del MIT. Ma Mies invece svillupa un sistemo spaziale che si asttrata dell realtà con un assoluzione a traversa la rete struturale che lui permete di diventare universale (filosoficamente sarebbe una radicalisazione del pardigma Descartes/Newton). Louis Kahn riesci a ripensare l'architettura in sforzo ethico che ritrova radice nella tradizione e crea una coezione della triada vitruviana, grazie alla sua re-interpretazione della
form. Da un altra parte ingenieri come Nervi, Torroja o Morandi innescano una liberazione della forma nella sua plasticità. Questa liberazione trova particolare echi con Eero Saarinen (TWA terminal) fino Jorn Utzon (Sidney Opera House). Finalemente il Corbusier sembra apprire nuove strade con la cappella Ronchamp è soppratutto il padiglione Philips nel quale la collaborazione di Xenakis ha un ruolo importante.
Commento in forma d'appunti/interrogazione:
Il Corbusier
Il Ritratto di Corbusier doppo guerra mi ha sembratto molto comico. lui che "guarda contemporaneamente in più direzioni", direi addiritura che guarda il suo portafolio. E doppo avere scritto "Quand les cathédrales étaient blanches" nel quale si parla del concetto di purezza, e aver mandato suoi libri a Pétain, Mussolini, Staline...
Alza la mano, "buisness is buisness", e l'esperto della tabula rasa non fa tabula rasa dei suoi principi, ma prosegue, aggiungiando un puo di qualità plastica (forma/colore) al suo funzionalismo freddo che diventa brutalismo...?
Mi interrogo, ci sono stati in quel momento critiche in reazione? apparte quelli dei situasionisti, che è intelligentissima.
Ci sono stati ipotesi ma fatte più tardi che il uomo modulor che alza la mano sarrebbe facendo il saluto fascista..
Alvar Aalto
La lettura mi ha fatto ri-incontrarme con un opera che amavo molto, la casa di Alvar Aalto sul lago Muuratsalo.
In quest' opera vedo una modalità di chiusura interressante, ed è un tema che interressa le ricerche della progettazione. Su due latti, la corte è chiusa soltanto con un muro (non cè nessun programma dietro, cè la natura).
Kahn
Ho un po di difficolta con il termine significato associato a Louis Kahn. Per me il silenzio di Kahn ("silenzio e luce") è opposto al idea simbolica (narrativa, significante..)...
(non cè un sbaglio pagina 175? le due imagini (150-151) non sono del stesso progetto, la pianta è la pianta di una casa... o mi sbaglio io?)
Jorn Utzon
Mi sembra strano che inserito nella parte che si chiama "La ricostruzione del significato" non cè un interpretazione del "sbaglio" di significato di quest' opera : concepitto a partire di spicchi d'arrancia, tutti la vedono come conchiglie.. Una ri-lettura di questo fatto mi avrei piaciuto.
Per la "schachiera" penso scegliere il mausoleo delle fosse ardeatine che mi ha molto piaciuto è che si avvicina ai miei preoccupazione.